Le ferite dell’uomo della Sindone a seguito delle torture


Dorso

Dorso del corpo sindonico
  • prime torture: flagellazione
  • prima della crocifissione: trasporto del patibulum

escoriazioni e ferite lacero-contuse compatibili con:

  • colpi di flagrum (flagello con estremità contundenti)
    Si noti la forma delle ferite da flagrum, visibili anche a occhio nudo: esse appaiono «binate» o «a manubrio».

    Tali ferite sono visibili su tutto il corpo, principalmente sull’immagine dorsale (in particolare, gambe, natiche e dorso): studi sulla direzionalità delle ferite indicano che i colpi furono inflitti da due flagellatori collocati ai lati dell’Uomo della Sindone.
    Recenti ricerche tendono a distinguere i colpi di flagrum propriamente detti da altre ferite meno profonde e dall’aspetto diverso, compatibili con colpi inflitti mediante altri tipi di sottili cinghie o verghe flessibili.

  • trasporto del patibulum (palo orizzontale della croce romana)
    Sulla spalla destra sono visibili due segni compatibili con i punti di appoggio sulla pelle della trave di legno (in diagonale, dalla spalla destra alla scapola sinistra, escoriata) durante il tragitto verso il luogo dell’esecuzione.

Capo

Capo del corpo sindonico
  • dopo la flagellazione seguì la coronazione di spine

ferite da punta e colature ematiche (fronte e capelli) compatibili con:

  • aculei di un casco di spine
    Si noti la caratteristica colatura a «3» (sul negativo) o a «ε» (sul positivo, come nella figura a sinistra): il sangue ha attraversato due pliche della pelle della fronte, fortemente corrugata.
    Le colature ematiche suggeriscono che il sanguinamento sia avvenuto in momenti distinti, in cui il capo si trovava in posizioni diverse: al momento della coronazione di spine e poi sulla croce.

    Sono state individuate colature provenienti da:

    • arteriole pre-capillari (vasi arteriosi minori che portano il sangue dalle arterie ai capillari)
    • venule post-capillari (vasi venosi minori che portano il sangue dai capillari alle vene)

Polsi / avambracci

Braccia del corpo sindonico
  • dopo le torture e il trasporto del patibulum seguì infine la crocifissione

polso sinistro: ferita da perforazione
avambracci: colature di sangue provenienti da ferite ai polsi
(sinistro visibile, destro nascosto dal sinistro)
Ferite e colature sono compatibili con:

  • chiodi romani
    Le colature ematiche lungo entrambi gli avambracci e provenienti dai fori nel carpo sinistro (visibile) e destro (non visibile) suggeriscono che, sulla croce, il braccio destro fosse piegato e non disteso come il sinistro (si deduce la flessione del gomito destro considerando che il sangue è colato dal polso parallelamente all’asse longitudinale dell’avambraccio).

    Quello visibile sul dorso del polso sinistro è il foro di uscita del chiodo, contro il legno del palo orizzontale della croce: anatomopatologi e chirurghi della mano hanno avanzato varie ipotesi sulla posizione precisa del foro di entrata.

Piedi

Piedi del corpo sindonico
  • dopo le torture e il trasporto del patibulum seguì infine la crocifissione

piede destro: una o due ferite da perforazione
piede sinistro: colature ematiche provenienti da ferita al centro del piede
Ferite e colature di sangue sono compatibili con:

  • chiodi romani
    Sul piede destro sembrano ben visibili due ferite da chiodo, una sul tallone (sulla quale non tutti gli studiosi concordano) e una a metà della pianta (in corrispondenza del metatarso e sulla quale non ci sono dubbi): da entrambe le ferite partono importanti rivoli di sangue.
    Se i chiodi erano davvero due, dobbiamo immaginare i due piedi inchiodati insieme al palo verticale della croce: un chiodo, conficcato a metà del piede sinistro (nel metatarso), ne usciva per attraversare il destro; l’altro chiodo era conficcato nel solo piede destro (presumibilmente sul collo del piede).

    Nel caso dei piedi, i fori visibili sull’immagine dorsale sono quelli di uscita, per il piede destro contro il legno della croce e per il sinistro sul piede destro: la multi-direzionalità dei rivoli di sangue indica che alcuni si sono prodotti durante l’infissione dei chiodi, altri successivamente (quando i chiodi furono estratti).
    Sull’immagine frontale è ben visibile una rosa di sangue sul piede destro.