Metà XIV secolo
La Sindone si trova in Francia ed è di proprietà del cavaliere Geoffroy de Charny, che fa costruire una chiesa a Lirey e vi colloca la preziosa reliquia.
La Sindone si trova in Francia ed è di proprietà del cavaliere Geoffroy de Charny, che fa costruire una chiesa a Lirey e vi colloca la preziosa reliquia.
1453
Marguerite de Charny, ultima discendente di Geoffroy, porta la Sindone a Ginevra, organizza alcune ostensioni e infine la cede a Lodovico di Savoia.
Marguerite de Charny, ultima discendente di Geoffroy, porta la Sindone a Ginevra, organizza alcune ostensioni e infine la cede a Lodovico di Savoia.
1453-1502
La Sindone segue la corte itinerante dei Savoia: si ricordano le ostensioni a Pinerolo nel 1478 e nel 1488 e quella a Vercelli nel 1494.
La Sindone segue la corte itinerante dei Savoia: si ricordano le ostensioni a Pinerolo nel 1478 e nel 1488 e quella a Vercelli nel 1494.
1502-1506
La Sindone viene collocata ufficialmente nella SainteChapelle du Saint-Suaire del castello dei duchi di Savoia a Chambéry, dove risulta conservata già nel 1483.
La Sindone viene collocata ufficialmente nella SainteChapelle du Saint-Suaire del castello dei duchi di Savoia a Chambéry, dove risulta conservata già nel 1483.
1506
ll papa Giulio II approva il culto pubblico e l’ufficio della Sindone (Missa Sanctissimae Sindonis) e ne fissa la festa il 4 maggio.
ll papa Giulio II approva il culto pubblico e l’ufficio della Sindone (Missa Sanctissimae Sindonis) e ne fissa la festa il 4 maggio.
1536-1561
I Francesi occupano Chambéry e Torino: i duchi di Savoia fuggono dai loro Stati portando con sé la Sindone, che viene esposta alla venerazione dei fedeli a Milano, Orzinuovi, Nizza, Vercelli.
I Francesi occupano Chambéry e Torino: i duchi di Savoia fuggono dai loro Stati portando con sé la Sindone, che viene esposta alla venerazione dei fedeli a Milano, Orzinuovi, Nizza, Vercelli.
Milano, 7 maggio 1536
ricostruzione topografica del luogo dell’ostensione
(dal rivellino frontale del Castello)
1532
Incendio della Sainte-Chapelle: la Sindone è danneggiata
1534
Restauro della Sindone da parte delle Clarisse del convento locale
Incendio della Sainte-Chapelle: la Sindone è danneggiata
1534
Restauro della Sindone da parte delle Clarisse del convento locale
1578
Il duca Emanuele Filiberto, con il pretesto di abbreviare il viaggio di san Carlo Borromeo, che aveva fatto voto di recarsi a piedi fino a Chambéry per venerare la Sindone e ringraziare Dio per la fine della peste, porta la reliquia a Torino.
Il duca Emanuele Filiberto, con il pretesto di abbreviare il viaggio di san Carlo Borromeo, che aveva fatto voto di recarsi a piedi fino a Chambéry per venerare la Sindone e ringraziare Dio per la fine della peste, porta la reliquia a Torino.
Torino, 1578 e 1582
(le ostensioni «di san Carlo»: il Borromeo venerò un’ultima volta la Sindone nel 1584, poco prima di morire)