Cos’è la Sindone per la scienza?


Fotografia della sindone ed il suo negativo

  • un antico lenzuolo;
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  • reca impressa l’immagine di un uomo torturato, flagellato e crocifisso; il colore giallognolo dell’immagine dell’Uomo della Sindone è causato da ossidazione, disidratazione e coniugazione della cellulosa delle fibre di lino e si trova in uno strato superficiale e sottilissimo (0,2 millesimi di millimetro);
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  • la sfumatura di questa tonalità di colore contiene informazioni tridimensionali;
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  • reca abbondanti tracce di sangue uscito da ferite inferte prima e dopo la morte;
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  • il contatto corpo-telo cessò durante lo stato di rigidità cadaverica (rigor mortis) e non ci sono tracce di decomposizione di nessun tipo.

Incredulità di san Tommaso (elaborazione) - Caravaggio

La Sindone di Torino è sempre stata venerata dalla Chiesa; da oltre un secolo a questa parte, la scienza permette di conoscerla più a fondo.
Sembra quasi che la Sindone aspettasse noi, come tanti ”san Tommaso” del XX e XXI secolo, perché solo adesso abbiamo gli strumenti per provare a conoscerla: proprio come l’apostolo, siamo invitati a mettere un dito virtuale nelle piaghe dell’Uomo della Sindone.
«Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, Salvatore!» (Is 45,14).
In questa mostra i visitatori vengono accompagnati lungo un percorso di approfondimento della conoscenza della Sindone: così come la nostra visione fisica si avvale di due occhi che ci permettono una visione binoculare tale da apprezzare la profondità dello spazio, così la nostra razionalità si avvale di due occhi, quello della conoscenza e quello della Fede, che insieme ci permettono di abbracciare in uno sguardo profondo ogni segno della Creazione. Anche la Sindone.
I pannelli sono strutturati in modo tale da permettere una fruizione del percorso a diversi livelli (box colorati di approfondimento) e secondo diverse aree tematiche afferenti agli Studi Sindonici:

box di riferimento biblico
box storico-archeologico
box scientifico