Ostensioni moderne


Le ostensioni del XX-XXI secolo
3 – 24 maggio 1931
24 settembre – 15 ottobre 1933
1973 (televisiva)
26 agosto – 8 ottobre 1978
18 aprile – 14 giugno 1998
12 agosto – 22 ottobre 2000
10 aprile – 23 maggio 2010
2013 (televisiva)
19 aprile – 24 giugno 2015
Particolare del negativo del volto della Sindone

Pio XII
«Cosa sacra come forse nessun’altra»

Torino 26 agosto - 8 ottobre 1978
1978
Il papa Giovanni Paolo I muore improvvisamente mentre l’ostensione è ancora in corso.
Pochi giorni dopo, inizia la sessione di 120 ore consecutive di esami diretti sulla Sindone.
1578-1978
La prima ostensione del Dopoguerra, nel quarto centenario del trasferimento della Sindone da Chambéry a Torino.
1998
Giovanni Paolo II
«Mi sono fermato in adorazione davanti all’Eucaristia, il Sacramento che sta al centro delle attenzioni della Chiesa e che, sotto apparenze umili, custodisce la presenza vera, reale e sostanziale di Cristo.»
1998
Giovanni Paolo II
«Alla luce della presenza di Cristo in mezzo a noi, ho sostato poi davanti alla Sindone, il prezioso Lino che può esserci di aiuto per meglio capire il mistero dell’amore del Figlio di Dio per noi.»
Torino 24 maggio 1998

Giovanni Paolo II
«Immagine intensa e struggente di uno strazio inenarrabile»
«Immagine dell’amore di Dio»
«Immagine del silenzio»
«UNA PROVOCAZIONE ALL’INTELLIGENZA»

Torino 10 aprile - 23 maggio 2010
2010
Benedetto XVI
«In diverse altre occasioni mi sono trovato davanti alla sacra Sindone, ma questa volta vivo questo pellegrinaggio e questa sosta con particolare intensità: forse perché il passare degli anni mi rende ancora più sensibile al messaggio di questa straordinaria Icona.»
2010
Benedetto XVI
«Il mistero del Sabato Santo: si può dire che la Sindone sia l’Icona di questo mistero, l’Icona del Sabato Santo. Essa è un telo sepolcrale, che ha avvolto la salma di un uomo crocifisso in tutto corrispondente a quanto i Vangeli ci dicono di Gesù.»

Benedetto XVI
«La Sindone è un’icona scritta col sangue di un uomo flagellato, coronato di spine, crocifisso e ferito al costato destro»