La percezione dell’immagine dopo il 1898: le proprietà di negativo fotografico


SECONDO PIA 1898
Prima fotografia della Sindone
 
GRAZIE ALLA PRIMA FOTOGRAFIA SI SCOPRE UNA PARTICOLARISSIMA PROPRIETÀ DELL’IMMAGINE SINDONICA: QUELLA DI COMPORTARSI COME UN NEGATIVO FOTOGRAFICO

Il torinese Secondo Pia, avvocato e brillante fotografo dilettante, chiese e ottenne il permesso di fotografare la Sindone.

 

SI RICORDI CHE IN OGNI FOTOGRAFIA DELLA SINDONE

Fotografie positiva e negativa della Sindone
SUL POSITIVO:
DESTRA E SINISTRA
ANATOMICHE SONO
SCAMBIATE
SUL NEGATIVO:
DESTRA E SINISTRA
DELL’IMMAGINE
SONO UGUALI A
DESTRA E SINISTRA
ANATOMICHE DELL’UOMO
DELLA SINDONE

 

GIUSEPPE ENRIE 1931
Fotografia di tutta la Sindone (bianco e nero)
 

L’utilizzo di una pellicola ortocromatica non sensibile al colore rosso permette di mettere in risalto le macchie di sangue, che appaiono quindi bianche.

Fotografia frontale di tutta la Sindone con pellicola ortocromatica - Giuseppe Enrie (1931)
Fotografia dorsale di tutta la Sindone con pellicola ortocromatica - Giuseppe Enrie (1931)

 

PRIME FOTOGRAFIE A COLORI
Successivamente furono realizzate le prime campagne fotografiche a colori:
Giovanni Battista Judica Cordiglia (1969-1973)
Barrie Schwortz (1978)
Gian Carlo Durante (1997-2000)
Prime foto a colori della Sindone
FOTOGRAFIE AD ALTA RISOLUZIONE 2008
Haltadefinizione©: ripresa fotografica in HD.
Queste immagini permettono di cogliere dettagli non visibili ad occhio nudo: la risoluzione è tale da evidenziare filamenti della fibra di lino del diametro di qualche centesimo di millimetro.
Sono stati realizzati 1649 scatti fotografici per generare un’unica immagine di 12 miliardi di punti (72 GB).
Dettaglio del volto della SindoneDettaglio ad altissima risoluzione della trama della Sindone