VP-8
LA SINDONE CONTIENE INFORMAZIONI TRIDIMENSIONALI
I fisici statunitensi John Jackson e Eric Jumper, presso la US Air Force Academy, inizialmente solo per curiosità, processano una fotografia del volto sindonico con un analizzatore VP-8 (strumento in grado di tradurre in distanza l’intensità luminosa, cioè di convertire luci e ombre di una fotografia in una sorta di mappa 3D).
Furono così in grado di costruire un modello 3D della Sindone fatto di strati di cartone (oggi presso la cappella dei cadetti dell’Accademia).
L’INTENSITA’ DELL’IMMAGINE SINDONICA È INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLA DISTANZA CORPO-TELO
Il VP8 rende possibile la proiezione isometrica (una mappa elaborata sulla base della luminosità): il bianco corrisponde alle zone più alte e il nero alle zone più basse.
Nella Sindone, gli algoritmi del VP8 sono stati utilizzati per codificare l’immagine della Sindone in un rilievo tridimensionale.
Qualunque altra fotografia processata in questo modo dà come risultato un’immagine informe: una fotografia, in quanto immagine bidimensionale, non contiene quel tipo di informazioni (anzi, sottoporre una comune fotografia al sistema VP-8 fornisce risultati distorti, perché il soggetto della fotografia è illuminato da flussi luminosi provenienti da diverse direzioni; infatti, per ottenere una immagine stereoscopica da una fotografia, è necessario averne a disposizione almeno una seconda e conoscere la distanza tra i punti di osservazione).
L’analisi delle informazioni 3D è invece possibile soltanto se l’illuminazione ricevuta dall’oggetto dipende dalla distanza dalla fonte luminosa.
L’ipotesi è dunque che l’immagine si sia prodotta a causa di una radiazione che non ha subito alcun fenomeno di rifrazione o riflessione.